La Ricerca e la Formazione

Numerose relazioni a convegni nazionali e internazionali e otto tesi di laurea in Psicologia documentano il lavoro svolto nella zona della Bassa Serra Biellese. In particolare le tesi di Lauretta Guidetto ed Ezio Mattio trattano la dimensione del sacro e del profano a Salussola, l'antica Vittimula, dove avvenne nel 1470 il processo dell'inquisizione contro Giovanna de Monduro, accusata di essere strega ed eretica e condannata a morte. Il processo, di cui si conservano gli atti in latino all'Archivio di Stato di Biella, fu condotto da Fra Costantino dell'Ordine dei Domenicani, nella Chiesa di San Gervasio e Protasio di Salussola, Chiesa di cui s'è persa ogni traccia .
Gli atti del processo, tradotti da Cesare Poma e pubblicati nel 1913 dalla Tipografia Unione Biellese, sono stati riproposti nella versione integrale latina e nella traduzione in italiano nel testo da Virgilio Crovella ," Miagliano nel medioevo", Quaderni di Cultura Biellese N. 4, Biella 1985.
Gli atti del processo sono di grande interesse per la natura delle accuse che ritroviamo in molti altri processi dell'inquisizione: i rapporti sessuali con il diavolo, la trasformazione in animale, il volo al sabba, l'uccisione di bambini, la conoscenza di arti malefiche con l'uso di erbe per colpire e far morire, il battesimo del diavolo con l'offesa alla Croce calpestata e rinnegata. Reiterate sono le richieste da parte degli Inquisitori a denunciare altre persone complici di questi delitti.
La confessione fu estorta a Giovanna de Monduro con la tortura, Giovanna accettò di confermare le accuse ma si rifiutò di denunciare altre donne. L'esecuzione capitale fu eseguita a Miagliano, paese d'origine della condannata, il 17 agosto 1471. Era d'uso allora pretendere dalla popolazione la partecipazione attiva all'esecuzione capitale ma la popolazione si rifiutò e si ribellò ad una sentenza considerata ingiusta. Nonostante il rifiuto la condanna fu ugualmente eseguita ma fu necessario ricorrere a uomini fatti venire da altrove. Per la disobbedienza i ribelli furono condannati, il Conte Bertodano denunciò per insubordinazione gli abitanti di Miagliano e Tollegno che furono condannati e multati. Gli abitanti di Miagliano si opposero alla sentenza rifiutandosi di pagare l'ammenda, portarono la causa al Tribunale Ducale di Torino e la vinsero contro il loro Signore.



Percorsi del magico in Piemonte

Durante il lavoro svolto nel Biellese è stato possibile recuperare dagli archivi i manoscritti originali del processo dell'Inquisizione avvenuto a Salussola nel 1470. Riportare alla luce questo documento è stato un passo verso il percorso di restauro della memoria per consentire alla popolazione di riappropriarsi della propria identità culturale. Da questo lavoro di ricerca sono nati due spettacoli teatrali: "La strega" scritto e recitato dai bambini delle scuole medie di Salussola e "La terra e il Fuoco. Storia di un' Inquisizione", monologo di Paola Cereda liberamente ispirato agli atti del processo, accompagnato dalle musiche originali di Daniele Caldarini.
Il tema del magico e della violenza contro i deboli e le donne si sviluppa in un percorso estremamente forte e suggestivo in questo lavoro teatrale che vede l'incontro di arte e scienza.
Il progetto ha ricevuto finanziamenti dalla Regione Piemonte per l'ideazione e la progettazione dello spettacolo ed è stato presentato con il patrocinio della Provincia di Torino, dalla Provincia di Cuneo e dalla Provincia di Biella in varie località del Piemonte con anteprima nel Biellese al Museo del Territorio, sponsorizzato dal Soroptimist International Club di Biella e dall'Assessorato alla cultura della città di Biella.Con il contributo della Provincia di Biella e dei comuni di Miagliano e Cavaglia nell'estate 2003 lo spettacolo è stato presentato nei luoghi dove si sono svolti il processo dell' inquisizione (1470) e l' esecuzione (1471) nel Biellese dove abitava Giovanna.
Il progetto dell'evento teatrale a cura degli psicologi del paesaggio, con prefazione del regista Moni Ovadia, si basa sulla ricerca scientifica portata avanti negli anni 90 dall'Unità di ricerca La Rappresentazione del paesaggio, con Fondi 60% del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, responsabile scientifico: Prof. Carla Gallo Barbisio dell'Università degli Studi di Torino.



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